Come dividere la bolletta della luce del condominio

condominio luce

Chi vive in un condominio sa bene che ci sono delle spese relative alla gestione delle parti comuni che vanno divise tenendo conto delle proprietà. Nel corso delle assemblee condominiali si fa spesso riferimento alla suddivisione delle spese. La ripartizione della bolletta del condominio, in riferimento in particolare ad esempio alla luce delle scale, è a volte motivo di dubbi da parte di coloro che hanno un appartamento in una struttura di questo tipo. Come orientarsi, quindi, e quali sono le regole da sapere per provvedere ad effettuare dei pagamenti nel modo corretto?

Le spese per le parti comuni dell’edificio

La bolletta della luce delle scale del condominio deve essere sottoposta a delle norme ben precise per quanto riguarda la ripartizione dei pagamenti tra i condomini. L’amministratore deve tenere conto di alcune regole specifiche.

Ma partiamo dall’analizzare che cosa dice il Codice Civile sulla suddivisione delle somme di denaro da spendere in un condominio. Secondo l’articolo 1123 del testo in questione, le spese che servono per conservare le parti comuni dell’edificio e per usufruirne devono essere sostenute tenendo conto di una misura proporzionale al valore della proprietà.

Questo significa che si devono considerare i millesimi delle varie proprietà, come stabilisce il regolamento condominiale. Queste norme si possono modificare solo nel caso in cui venga stabilito un regolamento con approvazione all’unanimità.

Se non sono presenti delle tabelle millesimali, è possibile per l’assemblea decidere, tenendo conto della maggioranza degli interessati, per una ripartizione provvisoria dei pagamenti da effettuare. Per fare questo si deve comunque considerare una certa proporzione tra la spesa che deve affrontare il condomino e la quota di proprietà.

Le parti comuni e i millesimi di proprietà

Secondo ciò che stabilisce il Codice Civile, le parti a disposizione degli abitanti di un condominio sono gli spazi che servono proprio per l’uso comune e che sono funzionali a questa tipologia di utilizzo. Si può parlare di tre categorie principali: la struttura dell’edificio (che include ad esempio il tetto e le scale), i locali per i servizi (come la lavanderia o il giardino) e le opere per l’uso comune (gli impianti, gli ascensori, la caldaia condominiale ed altri sistemi che vengono utilizzati da coloro che vivono in una struttura di questo tipo).

La suddivisione delle spese relative alla bolletta della luce delle scale viene quindi effettuata tenendo conto del fatto che si tratta di parti comuni dell’edificio e quindi facendo riferimento proprio ai millesimi di proprietà.

I condomini sostengono il pagamento delle quote delle bollette in modo uguale alla quota di proprietà nell’immobile. Si considera nello specifico il rapporto tra il valore dell’unità immobiliare e il valore dell’edificio nella sua completezza.

La suddivisione con altri criteri decisi all’unanimità in assemblea

È però da ricordare anche un altro fattore molto importante. Secondo la legge, infatti, non esiste una regola univoca da rispettare in ogni caso. I condomini potrebbero decidere, sempre con un’apposita assemblea di condominio, di tenere conto di criteri diversi per il pagamento delle spese della bolletta della luce delle scale.

In questo caso, però, la decisione deve essere presa all’unanimità, con una delibera proprio in assemblea condominiale. Per esempio gli abitanti di un palazzo possono decidere di mettere a punto una suddivisione basata su altri criteri, sottoponendo ad una maggiore attenzione i consumi reali e quindi facendo riferimento al numero degli inquilini residenti nelle varie unità immobiliari, invece che puntare sulla suddivisione per millesimi di proprietà.

Bisogna dire anche che tutti i condomini sono tenuti al pagamento delle spese condominiali, escludendo dei casi particolari, quando la decisione di esonerare delle persone dal pagamento venga presa con un consenso da parte di tutti coloro che abitano nel condominio.