Aumento bollette: come bloccare il prezzo in bolletta?
L’aumento delle bollette pesa non poco sul bilancio familiare. In un momento in cui comunque il nostro Paese sta attraversando una fase economica piuttosto difficile, con i salari ridotti ai minimi termini, è importante riuscire ad avere la possibilità di risparmiare, pagando di meno sulle utenze domestiche della luce e del gas. Blocca il cambio del prezzo attraverso strategie che ti permettono di pagare di meno. Infatti è possibile il risparmio sulle utenze domestiche mettendo in atto apposite strategie, come per esempio la scelta del prezzo fisso piuttosto che di quello indicizzato. Ma come funzionano il prezzo fisso e il prezzo indicizzato e quali possono essere i vantaggi dell’una o dell’altra scelta?
Come funzionano le tariffe a prezzo bloccato
L’offerta dei prezzi nell’ambito delle utenze domestiche di luce e gas è molto ampia, anche con il passaggio al mercato libero, che ha permesso ai fornitori di essere molto competitivi. Diversi fornitori, infatti, mettono a disposizione delle offerte con prezzi agevolati, che possono contribuire a far risparmiare.
Nell’ambito del mercato abbiamo anche tariffe a prezzo fisso. Per sapere come funzionano esattamente, bisogna essere consapevoli del fatto che queste tariffe a prezzo fisso prevedono un prezzo della materia prima in maniera costante, per un periodo di tempo predefinito.
In genere il prezzo rimane fisso e bloccato, quindi non subisce aumenti, per un periodo compreso tra i 12 e i 24 mesi. Ci sono poi altre offerte che prevedono il prezzo bloccato per 36 mesi.
Tutto ciò vuol dire che, indipendentemente dalle eventuali variazioni del mercato, il prezzo della materia prima rimane fisso.
Consideriamo poi un altro fattore, ovvero che le offerte a prezzo fisso possono prevedere una tariffa monoraria o una bioraria. Nell’ambito delle offerte monorarie, il prezzo della materia prima fisso viene applicato a tutta la giornata. I prezzi della tariffa bioraria, invece, sono caratterizzati da costi differenti a seconda della fascia oraria di consumo.
Di solito si provvede a suddividere la giornata in tre fasce orarie, a seconda del riferimento a ciascuna di queste si ha la possibilità di pagare di meno. Naturalmente la tariffa monoraria si addice di più a chi ha esigenze di un prezzo fisso per tutta la giornata, durante la quale trascorre molto tempo in casa e consuma energia.
La tariffa bioraria, invece, va applicata a seconda delle abitudini di consumo, che possono essere maggiori per esempio per la fascia serale o nei giorni festivi.
Come scegliere: prezzo fisso o prezzo indicizzato?
Essendoci questa varietà e questa ampia scelta di tariffe, molti si chiedono come fare a scegliere al meglio. Infatti spesso la domanda che i più si pongono consiste nel chiedersi se convenga più il prezzo fisso o il prezzo indicizzato.
Non esiste una risposta a carattere generale. È chiaro che l’aumento del prezzo può risentire di una serie di fattori che vanno sempre tenuti in considerazione. Prima di scegliere, quindi, sarebbe meglio tenere conto di elementi differenti.
Per esempio si può valutare il proprio fabbisogno energetico, non trascurando qual è il costo attuale dell’energia elettrica. Si può verificare anche a quanto corrisponde la capacità del proprio impianto elettrico, ad esempio leggendo tutte le informazioni presenti sulle bollette delle utenze domestiche che si ricevono periodicamente.
Si può effettuare anche un confronto fra le tariffe offerte dai diversi fornitori, cercando sul nostro sito, Convengo.it, il servizio che dà un’idea precisa sulle diverse promozioni e sui prezzi che gli utenti possono scegliere. In ogni caso, quando viene proposto il contratto da stabilire, bisogna analizzarlo bene, valutando anche gli eventuali costi aggiuntivi, per non ritrovarsi ad avere delle spese che non si erano considerate precedentemente.